Vicino casa, lontano dalla folla: è il turismo di prossimità

In nome della sostenibilità ambientale, anche il viaggio si accorcia per ridurre il suo impatto e diventa turismo di prossimità. Vediamo cosa rende questo modo di vivere i territori il futuro del settore, come si distingue dal turismo sostenibile ed esperienziale e perché i piccoli borghi meritano un posto d’onore nell’itinerario delle persone che amano fare viaggi che lasciano il segno.

Turismo di prossimità: di cosa si tratta

Il turismo di prossimità non è una tendenza di passaggio, ma un movimento radicato nella consapevolezza che valorizzare le risorse locali sia necessario. Piuttosto che viaggiare a chilometri di distanza in cerca di avventure esotiche, il turismo di prossimità invita chi ama viaggiare a scoprire le gemme nascoste dei territori che si trovano nelle vicinanze della loro regione o di quelle vicine alla loro. Scegliere il turismo di prossimità è un modo per scoprire e celebrare culture, tradizioni e meraviglie naturalistiche con un’esperienza autentica e significativa che valorizza le comunità locali. 

Quali sono le nuove tipologie di turismo?

Con il turismo di prossimità, parliamo di una specifica tipologia di turismo nell’ambito del turismo sostenibile e di quello esperienziale. Tutte e tre le tipologie di turismo sono simili e complementari perché descrivono un modo diverso di viaggiare dal solito. Eppure, ci sono alcune differenze che vediamo brevemente.

Turismo di prossimità e turismo sostenibile

Mentre il turismo sostenibile mira a minimizzare l’impatto ambientale e sociale dei viaggi, il turismo di prossimità va oltre, concentrandosi sulla valorizzazione delle risorse locali e sull’empowerment delle comunità. Riduce al minimo l’invadenza e il consumo eccessivo, promuovendo invece una interazione rispettosa con il territorio e il sostegno diretto alle economie locali. In altre parole, se scegli di fare un viaggio vicino casa coerentemente ai principi del turismo di prossimità, farai anche un viaggio sostenibile per l’ambiente e per le comunità che vivono il territorio.

Turismo di prossimità e turismo esperienziale

Un ragionamento simile vale per il turismo esperienziale che può coincidere con il turismo di prossimità se sceglie esperienze locali e consapevoli, ma che in altri casi può spingersi oltre i confini geografici alla ricerca di esperienze uniche. Entrambi abbracciano la filosofia del “vivere il momento”, ma il turismo di prossimità si distingue per la sua dedizione alla scoperta delle ricchezze locali e delle meraviglie più vicine a casa

 Vivi il turismo di prossimità a San Vivaldo

Il turismo a pochi chilometri dalla città è un’opportunità per sfuggire al caos e immergersi nella tranquillità e nell’autenticità delle comunità non urbane. Visitare i piccoli borghi significa sostenere le economie locali, preservare le tradizioni e riscoprire il valore dei luoghi più vicini a noi. Una delle gemme nascoste in Toscana è San Vivaldo, una frazione del comune di Montaione che fa parte della città metropolitana di Firenze. Questo piccolo territorio è immerso nella Selva di Camporena, un bosco nel quale si trova la vera motivazione che rende questa meta adatta a sperimentare tutte le sfaccettature di un turismo attento ai territori: la Gerusalemme di San Vivaldo. Si tratta di un complesso religioso, ricco di spiritualità e di storie, come la leggenda di frate Vivaldo che viveva nel tronco di un castagno. Ti è venuta voglia di fare un viaggio unico restando vicino casa? 

Per riconnetterti con il tuo spirito e con la natura, basta una visita alla Gerusalemme di San Vivaldo

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