La Cisterna romana di Montaione

E’ uno dei più importanti resti archeologici di epoca romana di tutta la Valdelsa, risalente alla metà del III secolo, ubicato su un colle dal quale si gode un ampio panorama su Montaione. La Cisterna Romana si trova percorrendo per circa un chilometro la strada provinciale verso sud che da Montaione va in direzione di Volterra, in località nota come Muraccio.


Si tratta di una struttura a base rettangolare di 32,5 mt per 4,50 mt di larghezza e una capacità di 200.000 litri. Scavata nel terreno, colpisce per la sua imponenza: tre vasche in sequenza, con leggero dislivello dalla prima alla terza, collegate da pareti trasversali con al centro un’apertura rettangolare per il passaggio dell’acqua. Era il serbatoio centrale di decantazione di un articolato sistema di raccolta e distribuzione attraverso condutture sotterranee. Raccoglieva le acque provenienti dalle sorgenti del colle del Poggio dell’Aglione, per rifornire insediamenti collocati più a valle, tra i quali probabilmente una villa che poteva trovarsi nelle vicinanze a Nord-Est. Originariamente aveva una copertura con volte a botte costruita in opus cementicium, mentre la parte muraria è realizzata a secco con una miscela di malta, pietra calcarea e laterizio. Nella parte interna sono ancora visibili tracce dell’intonaco originale.


Dalla cisterna partiva in direzione Nord una tubatura costituita da fistulae in terracotta a sezione circolare, alloggiate in uno strato di malta e pietre, secondo una tipologia ben documentata sia in epoca greca che romana. L’acquedotto venne alla luce nel 1998, insieme a grandi contenitori (dolii) utilizzati come “bocche di pozzo” o pozzetti di decantazione e deviazione. La conduttura seguiva un andamento Sud-Nord per circa 150 metri, per poi diramarsi: una parte della conduttura era orientata verso Est in direzione del rio Pietroso; la seconda deviazione piegava verso il limite Ovest del vigneto attualmente presente, interrompendosi dopo soli 40 metri circa. Una ulteriore diramazione, subito dopo la cisterna, serviva ad alimentare piccole fornaci laterizie, poste a breve distanza, nei pressi della attuale strada per Pozzolo, dove sono stati rinvenuti pile di mattoni e frammenti di un grande dolio. Un segmento della conduttura è oggi esposto presso il Museo Civico Sezione Archeologica di Montaione. Negli anni Settanta del XX secolo sono state rinvenute nei pressi della cisterna alcune monete bronzee romane tardo imperiali databili dal 395 al 238 d.C. Dotata in anni redenti di una copertura protettiva, la Cisterna Romana è visitabile liberamente.

Cisterna Romana
43.535490, 10.923714

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